Le donne nelle regioni rurali di tutto il mondo sono particolarmente povere: non hanno accesso affidabile a cibo sano, sicuro e sufficiente. Lì i morsi della fame sono senza pietà.
In molte società le donne pur facendosi carico interamente dell’alimentazione, danno la precedenza ai bisogni di tutti i famigliari, prima di soddisfare i propri. Esse si cibano poi dei resti che spesso non sono sufficienti qualitativamente e quantitativamente alla salute specifica femminile. Le conseguenze sono malnutrizione e anemia. Globalmente, una donna su tre in età compresa tra i 15 e i 49 anni ne soffre. Si tratta di 571 milioni, una cifra rimasta immutata nelle statistiche degli ultimi 10 anni!
Nei progetti e nei programmi di Azione Quaresimale ed HEKS/EPER, le donne sono al centro dell’attenzione perché oggetto di discriminazione intersezionale. Rafforzarle nella loro identità e autorevolezza significa rafforzare interi sistemi familiari e avviare un cambiamento a lungo termine.