Lo scopo della Regola è quello dell’organizzazione della vita cenobitica, della preoccupazione per l’equilibrio alimentare e la volontà di controllare attraverso l’alimentazione la vita spirituale dei monaci, per aiutarli a raggiungere la perfezione nella loro dedizione a Dio.
Esiste anche un altro aspetto, quasi simbolico: staccarsi, anche alla mensa, dalle abitudini dei laici, distinguersi da questi per la moderazione e la rinuncia. Occorre infatti tener presente che un buon numero di monaci proveniva dall’aristocrazia fondiaria che considerava l’abbondanza di cibo come uno status symbol e che quasi tutti i monasteri erano ricchi di terra e di campi, sicché l’alimentazione dei cenobiti avrebbe potuto essere varia e abbondante come quella dei loro parenti laici.
È quindi significativa l’imposizione di una mensa parca: una scelta decisiva di vita, che imponeva sacrifici e rinunce.